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Cagna allatta cuccioli dopo il parto

Gestazione della Cagna: Cosa Fare dalla Gravidanza al Parto per Garantire la Salute e il Benessere della Tua Cane

LA GRAVIDANZA NELLA CAGNA: TUTTO CIO’ CHE VUOI SAPERE

La nascita di una nuova vita è un momento ricco di gioia ed emozioni, ma può anche causare stress e paura per il proprietario. Se la tua cagna è incinta o se stai programmando una gravidanza per il tuo cane, le informazioni contenute in questo articolo ti faranno molto comodo.

Contenuti

  1. Il ciclo estrale nella cagna
  2. Come programmare la gravidanza nella cagna?
  3. Quanto dura la gravidanza nella cagna?
  4. Quali sono i sintomi della gravidanza nella cagna?
  5. Quali esami deve fare la cagna in gravidanza?
  6. Alimentazione della cagna in gestazione
  7. Razze canine e gravidanza: cosa bisogna sapere?
  8. Gravidanza nella cagna primipara
  9. Quali sono i sintomi preparto?
  10. Come prepararsi al parto della cagna?
  11. Come avviene il parto nella cagna?
  12. Cosa fare subito dopo il parto?
  13. Durante il parto bisogna aiutare la cagna?
  14. Quando occorre chiamare il Veterinario?
  15. Alimentazione della cagna in lattazione
  16. Quanto dura la lattazione?
  17. Quando inizia lo svezzamento?
  18. Quando dare il latte artificiale ai cuccioli?
  19. Gravidanza indesiderata: è possibile l’interruzione?

Il ciclo estrale nella cagna

Il cane femmina è un animale monoestrale stagionale, dal momento che presenta un solo ciclo estrale per ogni stagione sessuale; precisamente la cagna va in calore in media 2 volte l’anno con un intervallo di 6-7 mesi tra un ciclo e quello successivo.

Come programmare la gravidanza nella cagna? 

Indagini come l’ecografia, le valutazioni cliniche dell’apparato genitale e dei comportamenti sessuali, l’endoscopia e la colpocitologia sono indagini importanti, ma non sono sufficienti per predire con soddisfacente attendibilità il giorno dell’ovulazione. 

Il metodo migliore è il dosaggio ormonale tramite esami del sangue. Il progesterone è un ormone che aumenta man mano che si avvicina l’ovulazione, pertanto il dosaggio del progesterone è sufficientemente attendibile nell’indicare il giorno dell’ovulazione e dunque il momento migliore per l’accoppiamento.

Quanto dura la gravidanza nella cagna?

La durata della gravidanza nella cagna è di circa 9 settimane. In termini di giorni, la durata può essere calcolata in base a: data dell’ovulazione, picco di LH e data dell’accoppiamento e cioè:

  • 63±1 giorni dalla data dell’ovulazione
  • 65±1 giorni dal picco di LH
  • 56-72 giorni dall’accoppiamento

Quali sono i sintomi della gravidanza nella cagna?

I sintomi della gravidanza nella cagna comprendono modificazioni fisiche e comportamentali. Generalmente nei primi 30 giorni di gravidanza la cagna manifesta pochi sintomi poi, man mano che si avvicina il parto, manifesta:

  • Aumento del peso e della circonferenza addominale (per accrescimento del feto e liquidi fetali e per effetto ormonale)
  • Ingrossamento delle mammelle
  • Aumento dell’urinazione e/o perdita di urina
  • Nausea e vomito
  • Aumento dell’appetito  
  • Riduzione dell’attività fisica
  • Aumento della frequenza respiratoria
  • Atteggiamenti materni (es. preparazione del nido, scavare una tana etc.)

Quali esami deve fare la cagna in gravidanza?

Così come la donna, anche la cagna in gravidanza deve essere sottoposta a controlli periodici dal Medico Veterinario. Generalmente questi comprendono:

  • Una prima ecografia per confermare la gravidanza: gli embrioni sono visibili già intorno al 21esimo giorno dall’accoppiamento. Ricordiamo che non esistono metodi per accertare la gravidanza subito dopo l’accoppiamento.
  • Ecografie periodiche per monitorare lo sviluppo e la vitalità dei feti attraverso il battito cardiaco e la misurazione dei parametri fetali.
  • Una radiografia (già a partire dal 45esimo giorno, ma più efficace e sicura negli ultimi 10 giorni di gravidanza) per verificare il numero dei cuccioli. È importante conoscere il numero di cuccioli per avere la certezza che tutti siano nati e il parto sia terminato.
  • Screening ematologici e parassitologici per escludere patologie concomitanti che possano mettere a rischio la gravidanza.

L’esecuzione di controlli periodici è assolutamente consigliata per diagnosticare precocemente anomalie fetali o patologie materne che possano compromettere la gravidanza e mettere a rischio la mamma e i cuccioli, e ancora per programmare parti cesarei laddove fosse consigliabile (in alcune razze) o necessario.

Alimentazione del cane in gestazione 

La gravidanza è un momento molto delicato e l’alimentazione assume un ruolo di fondamentale importanza poiché l’organismo si trova ad affrontare esigenze nutrizionali particolari per garantire lo sviluppo dei feti e degli annessi fetali, la crescita dell’utero e delle mammelle, l’attività metabolica dei feti e la necessità di formare riserve energetiche per far fronte alla lattazione che seguirà.

Generalmente, durante le prime settimane di gestazione, l’alimentazione della cagna rimane la stessa, mentre con il proseguire delle settimane di gestazione e dunque l’aumentare dei fabbisogni nutrizionali, risulta ideale l’alimentazione destinata ai cuccioli (cibo Puppy) da inserire gradualmente.

In alcuni casi può essere consigliabile somministrare vitamine e/o integrazioni.

È sconsigliata l’alimentazione fai da te, mentre è sempre consigliabile chiedere consiglio al proprio Medico Veterinario per assicurarsi di far fronte alle esigenze nutrizionali della cagna e dei feti.

Razze canine e gravidanza 

Cibo secco per cani in una scodella

La razza può influenzare la possibilità che si verifichino problemi al parto. In particolare:

  • Bulldog Inglese, Bouledogue Francese, Boxer, Carlino, Pechinese, Boston Terrier e in generale tutte le razze brachicefale sono maggiormente predisposte alla distocia. Queste razze infatti tipicamente hanno pelvi ristretta e testa/spalle larghe per cui spesso risulta difficile un parto naturale perché i cuccioli hanno difficoltà a passare attraverso il canale del parto e occorre ricorrere al taglio cesareo. 
  • Le razze di piccola taglia e nane sono maggiormente predisposte alla distocia perché spesso hanno gravidanze con ridotto numero di cuccioli, il che predispone a inerzia uterina, e comprendono soprattutto: Chihuahua, Bassotti, Barboni nani, Yorkshire terrier e Volpini di Pomerania.
  • Le razze grandi e giganti occasionalmente hanno cucciolate molto numerose: in questo caso può instaurarsi un'inerzia uterina secondaria a causa della fatica o della sovradistensione dell'utero.

Gravidanza nella cagna primipara

Il fattore più importante nella cagna primipara, cioè la cagna alla sua prima gravidanza, è sicuramente l’età. Generalmente è sconsigliato che si instauri una gravidanza già al primo calore, cioè quando la cagna ha solamente 6-8 mesi, e che la gravidanza si instauri per la prima volta in femmine oltre i 5 anni di età. 

Nella cagna primipara la durata del parto, mediamente di 6-12 ore, può arrivare anche a 36 e anche la durata della gestazione può essere più lunga.

Come prepararsi al parto della cagna?

Nei giorni precedenti al parto, è necessario creare uno spazio in cui la cagna possa partorire serenamente. È consigliabile munirsi di una cuccia comoda oppure un box parto da acquistare in commercio o “fai da te”. Quest’ultimo è formato da una base e 4 pareti laterali abbastanza alte per non fare uscire i cuccioli, una porta per far uscire ed entrare la mamma con facilità e delle barre anti-schiacciamento. 

Inoltre è importante mantenere l’ambiente e il giaciglio caldi e puliti, attraverso l’utilizzo di materiali lavabili e igienizzabili, lampade riscaldanti, tappetino riscaldante o borse dell’acqua calda avvolte in delle coperte così da non essere a diretto contatto con i cuccioli. 

Inoltre è importante lasciare acqua e cibo a disposizione della madre poco prima e durante il parto.

Quali sono i sintomi preparto?

I segni che precedono il parto sono:

  • Irrequietezza
  • Inappetenza
  • un calo della temperatura corporea (circa un grado in meno nelle 24 ore che precedono l’inizio del parto)

Come avviene il parto nella cagna?

Di solito la cagna giace in decubito laterale durante il travaglio. Il processo del parto viene suddiviso in tre fasi: fase prodromica, fase espulsiva, secondamento.

  • Fase prodromica: è caratterizzata dalla dilatazione progressiva della cervice e da contrazioni uterine inapparenti, cioè contrazioni che noi non percepiamo perché non causano spasmi addominali. Dura 6-12 ore, ma può durare fino a 36 ore soprattutto nelle cagne al primo parto. In questa fase si possono avere perdite biancastre a seguito dello scioglimento del tappo mucoso cervicale. La mamma può mostrare sintomi quali: agitazione, costruzione del nido, tentativi di scavare una tana, calo della temperatura, respiro affannato e frequente, urinazione, anoressia e talvolta vomito.
  • Fase espulsiva: è caratterizzata dall’espulsione del/i feto/i attraverso la cervice dilatata. Questa fase ha una durata molto variabile, in media 3-12 ore, ma anche oltre le 24. Durante questa fase, si può notare la rottura delle acque, con fuoriuscita di liquido trasparente e le contrazioni uterine diventano più intense e frequenti con evidenti contrazioni addominali. Il primo feto viene espulso generalmente entro 4 ore dall’inizio di questa fase; dopo di che, l’intervallo di espulsione tra un feto e quello successivo varia tra 15 e 120 minuti, e non deve superare le 2 ore. Di solito, dopo la nascita di ciascun cucciolo, la mamma lacera gli invogli fetali, taglia il cordone ombelicale con i denti e stimola il cucciolo leccandolo soprattutto a livello di testa, ombelico e perineo.
  • Secondamento: questa fase è contraddistinta dall’espulsione delle placente. Generalmente la mamma mangia le placente.

Cosa fare subito dopo il parto?

Rimanere in osservazione, senza disturbare la cagna. Di solito, una volta nati tutti i cuccioli, la madre inizierà ad accudirli. È importante assicurarsi che tutti i cuccioli si attacchino ai capezzoli per assumere il primo latte poiché ricco di anticorpi (colostro). I cuccioli, alla nascita e per le diverse settimane successive, sono totalmente dipendenti dalla madre: nascono ciechi e sordi e l’unica cosa che li stimola è la ricerca del cibo e di calore, cioè della mamma, tramite l’olfatto e il tatto. 

Durante il parto bisogna aiutare la cagna?

Durante il parto della nostra cagna, il nostro ruolo è quello di monitorare che tutto proceda per il meglio, cercando di intervenire il meno possibile. Generalmente non è necessario aiutare la cagna, anzi, le nostre manipolazioni potrebbero causarle stress e causare l’effetto opposto: bloccare il parto. 

Viceversa, se notiamo che la cagna è molto nervosa o non fa il suo dovere, ad esempio non si prende cura dei cuccioli, dobbiamo intervenire. In questo caso, è molto importante tenere le mani ben pulite o indossare dei guanti. Potrebbe essere necessario:

  • Liberare il cucciolo rompendo gli invogli fetali
  • Pulire bocca e naso e liberare le vie respiratorie del cucciolo dai liquidi 
  • Utilizzare un panno per asciugare il corpo del cucciolo
  • Legare il cordone ombelicale con del filo, lasciando circa 1 cm di spazio dalla parete addominale

Quando occorre chiamare il Veterinario?

È assolutamente consigliabile contattare il Medico Veterinario in tutti i casi in cui:

  • Il parto non inizia al previsto termine della gravidanza
  • Quando dopo almeno 4 ore dal termine della fase prodromica non si verifica l’espulsione del primo feto.
  • Quando l’intervallo tra l’espulsione di feti consecutivi supera le 2 ore
  • Quando dopo oltre 30 minuti di forti contrazioni non segue l’espulsione fetale
  • Quando si verificano emorragie durante il parto o vengono espulsi flussi verde-nerastri non seguiti dall’espulsione fetale
  • Quando la madre manifesta segni di malessere o disagio.

In tutte queste situazioni, la vita della mamma e dei cuccioli potre essere a rischio. Perciò occorre contattare subito il Medico Veterinario che vi dirà se portare il cane a visita per verificare la vitalità dei feti ed eventualmente intervenire tramite terapia farmacologica o taglio cesareo. 

Alimentazione della cagna in lattazione

I fabbisogni nutrizionali della cagna durante l’allattamento sono i più alti di qualsiasi altro momento della sua vita. Per sostenere la produzione di latte di buona qualità, ricco di tutti i nutrienti essenziali per lo sviluppo dei cuccioli e in quantità sufficiente per sfamarli tutti, è necessaria un’alimentazione adeguata ed è sempre bene chiedere consiglio al proprio Medico Veterinario evitando l’alimentazione “fai da te”. 

Quanto dura la lattazione? 

La lattazione, cioè il periodo di allattamento dei cuccioli, dura in media 60 giorni. Il latte assunto nelle prime 36-48 ore è il Colostro che contiene i primi anticorpi essenziali che proteggeranno i cuccioli dalle malattie infettive nei due mesi successivi alla nascita. Durante l’allattamento occorre monitorare che tutti i cuccioli assumano la stessa quantità di latte; è bene pesarli e osservare segnali di malessere come pianto, crescita inferiore rispetto la media della cucciolata, e ridotta reattività agli stimoli.

Quando inizia lo svezzamento?

Lo svezzamento dei cuccioli avviene gradualmente e inizia intorno ai 30 giorni per concludersi verso i 60. Infatti, dopo le prime 4 settimane di vita è possibile somministrare oltre al latte, anche altri alimenti, generalmente presenti in commercio e destinati proprio a questa fase di vita del cucciolo, in modo tale che i cuccioli inizieranno ad assumere meno latte e più cibo solido fino al completo svezzamento intorno i 2 mesi di vita.

Quando dare il latte artificiale ai cuccioli?

Può capitare che la mamma non riesca a produrre latte a sufficienza per tutti i cuccioli, oppure che rifiuti di allattarli. In tali casi occorre rivolgersi al proprio Medico Veterinario per la prescrizione del latte in polvere artificiale e le indicazioni su dosi, frequenza e metodi per somministrarlo; generalmente le dosi sono riportate sulla confezione ed è consigliabile la somministrazione tramite siringa o biberon riscaldato inizialmente ogni 2-3 ore; con il tempo aumenterà la quantità di latte da somministrare e diminuirà la frequenza di somministrazione.

Gravidanza indesiderata: è possibile l’interruzione?

Questo argomento è oggetto di molti dibattiti. Ad oggi esistono dei protocolli farmacologici, da attuare in struttura e sotto sorveglianza medica, che hanno mostrato efficacia nell’interruzione della gravidanza in assenza di effetti collaterali rilevanti, oppure metodi chirurgici per l’interruzione della gravidanza.

In caso di accoppiamento indesiderato, contatta quanto prima il tuo Medico Veterinario che saprà guidarti in questa scelta.

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