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Il cane Cracker in posa davanti ad un albero di natale

Il Viaggio di Cracker da Palermo alla Scozia: La Storia di un Cane Trovatello e il Suo Incredibile Percorso

Quella di Cracker è una storia a lieto fine che sa tanto di Natale. Un po' come i film alla Miracolo sulla 34a Strada. Solo che in questo caso il miracolo si compie nella periferia di Palermo e ha per protagonista un cane. Un meticcio come tanti, e per questo poco apprezzato: abbandonato e lasciato a sé. Libero sì, ma di vivere in strada.

Tutto ha inizio nell'estate di qualche anno fa. John e Pia sono una coppia scozzese appena sposata. I Carnagies sono abituati ai nordici paesaggi della Scozia, ed è forse per questo che per la luna di miele abbiano voluto scegliere la Sicilia, con il suo clima caldo e temperato, il mare e la sua ricca cultura storica. Un tour che toccasse tutte le tappe più o meno obbligate dell'isola, compresa Palermo. Ed è proprio qui, a Palermo, che avviene l'incontro che cambierà per sempre la vita dei due giovani sposi, e soprattutto quella di Cracker!

Fino a quel momento Cracker – che non in realtà non ha ancora un nome – è un cucciolo senza casa, sciupato e malnutrito. Uno dei tanti randagi che in Sicilia vagano per strada, vivendo di stenti e della pietà dei passanti; più spesso frugando tra i rifiuti, alla ricerca di qualcosa che possa placare la fame per qualche ora. Quel giorno però per Cracker fu particolarmente fortunato, perché insieme al cibo avrebbe trovato pure una bella famiglia. Non una qualsiasi, ma gli affettuosi e disponibili Carnagies, che pure in viaggio di nozze decidono di prendersi cura di quel magro cucciolo randagio. Ed è proprio per questo che abbiamo potuto conoscere e prendere parte in questa incredibile ed emozionante storia d'amore.

John e Pia, infatti, si misero subito alla ricerca di un veterinario, trovando noi della Clinica Animal Hospital. La lingua, che per lo scodinzolante Cracker non rappresentava certo un problema, fu altrettanto comprensibile a noi che per vari anni avevamo svolto la nostra attività – neanche a farlo apposta – nel Regno Unito. John fu chiaro fin dall'inizio: dovevamo curarlo, rimetterlo in forze e tenerlo in custodia presso la clinica. “Regardless of expense!”, volendo intendere che, per tutto quel tempo, lui e sua moglie non avrebbero badato a spese.

Cracker era veramente malmesso e non fu neppure facile riportarlo al suo colore naturale. Eppure dopo circa 2 settimane di cure trascorse in clinica, Cracker iniziò a riprendere peso e soprattutto la felicità che non aveva mai conosciuto. Intanto però la luna di miele dei Carnagies era giunta al termine, così che i due sposini furono costretti a tornare in patria, raccomandandosi però, prima di partire, che continuassimo a prenderci cura del piccolo Cracker a cui peraltro ci eravamo già tanto affezionati.

Anche dalla Scozia, John e Pia continuarono il dialogo con noi, scrivendo e chiedendoci notizie su Cracker che nel frattempo andava crescendo.

Poi un mattino di metà novembre, all'ingresso della Clinica Animal Hospital vedemmo parcheggiare un'auto rossa con targa scozzese. Ne usciva fuori un omone in canottiera e bermuda, ancora inzuppati d'acqua e sale: era John! Due giorni prima, a nostra totale insaputa, si era messo al volante, da casa propria, in Scozia, per raggiungere Palermo. Le 30 ore d'auto gli avevano fatto venire una gran voglia di tuffarsi in mare a Mondello, anche se era novembre inoltrato, senza dimenticare però di portare a termine il suo vero obiettivo: caricare in macchina Cracker, e con lui Bradley, un altro fortunato trovatello recuperato tra le campagne di Vizzini, e portarli entrambi con sé in Scozia, dove Pia aspettava con ansia di vederli arrivare. Salutammo Cracker con la gioia e la consapevolezza di saperlo in buone mani, ma anche un po' con il rimpianto di non poterlo mai più rivedere. Vinse ovviamente la contentezza per il futuro che lo aspettava in casa Carnagies, e anche lui del resto sembrava esserne felice.

Alcuni mesi dopo giunse in clinica una busta dall'estero. Al suo interno c'era una lettera dei Carnagies stracolma di gratitudine per quello che avevamo fatto per essi e il loro Cracker, e che in fondo non era altro che il nostro lavoro. Nella busta c'era anche una foto: si poteva vedere Cracker, un bel po' cresciuto, sotto un enorme albero di Natale illuminato. Quello era il suo primo Natale in famiglia, e per noi il regalo più bello ed emozionante che potessimo ricevere!

Oggi Cracker è un fortunato cagnolone che vive in Scozia. Ha una bella casa, due fantastici proprietari e perfino un profilo Facebook (Cracker Strada Carnegie) su cui John pubblica le sue buffissime foto, e dove di lui si legge: “I'm a rescue puppy from Sicily. I want to raise awareness about all abandoned strays who struggle” (Sono un cucciolo salvato dalla strada che proviene dalla Sicilia. Voglio sensibilizzarvi sul tema dei randagi abbandonati che lottano per vivere). Insieme a lui vive anche Bradley, l'altro simpatico amico di casa Carnagies, con il quale Cracker condivide i dolori del passato, ma per fortuna anche le gioie e gli svaghi del presente!

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