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Gatto con Strongili (Vermi) Polmonari durante una visita nell'ambulatorio veterinario Animal Hospital

Vermi parassiti bronco-Polmonari nel Gatto: Sintomi e cura della Strongilosi

AELUROSTRONGYLUS ABSTRUSUS:
Sintomi e cura degli Strongili Polmonari nel Gatto

I parassiti del gatto non comprendono solo i vermi intestinali, sicuramente più diffusi e conosciuti, ma anche i vermi bronco-polmonari, altrettanto importanti ed emergenti.

Scopriamoli insieme!

Contenuti

  1. Cosa sono gli Strongili (vermi) polmonari del gatto?
  2. Cosa è la Strongilosi polmonare felina?
  3. Quali sono i sintomi della Strongilosi polmonare felina?
  4. Come si trasmette la Strongilosi polmonare felina?
  5. Cosa succede dopo che il gatto ha ingerito il parassita?
  6. Qual è il ciclo vitale del parassita?
  7. Com’è fatto un verme polmonare?
  8. Come fa il Veterinario a fare diagnosi di Strongilosi polmonare felina?
  9. Come si cura la Strongilosi polmonare felina?
  10. Quanto è diffusa la Strongilosi polmonare?
  11. Quali misure devo adottare in casa se il mio gatto contrae la Strongilosi?
  12. Come si previene la Strongilosi?
  13. La Strongilosi polmonare felina può essere trasmessa al cane?
  14. La Strongilosi polmonare felina può essere trasmessa all’uomo?

Cosa sono gli strongili (vermi) polmonari del gatto?

I vermi polmonari sono parassiti in grado di infestare l’apparato respiratorio del gatto, in particolare bronchioli respiratori, dotti alveolari e alveoli. Aelurostrongilus abstrusus è il parassita bronco-polmonare felino più diffuso. Si tratta di un nematode, ossia un verme tondo.  Altri sono Oslerus rostratus, Capillaria aerophila e Troglostrongylus spp.

Cosa è la Strongilosi polmonare felina?

La Strongilosi polmonare felina è una malattia parassitaria che sta acquisendo sempre più importanza nella pratica veterinaria e nella medicina felina, ed è causata principalmente dalla specie Aelurostrongylus abstrusus, che infesta l’apparato respiratorio del gatto ed in particolare bronchioli, dotti alveolari ed alveoli.

Quali sono i sintomi della Strongilosi polmonare felina?

Il decorso della malattia nel gatto dipende dalla gravità dell’infestazione (numero di larve) e dallo stato di salute generale del gatto. La malattia varia da forme asintomatiche ed autolimitanti fino a quadri clinici molto gravi, a volte anche mortali, soprattutto in gatti molto giovani o con sistema immunitario già compromesso.  

Il sintomo più comune è la tosse cronica, resistente alla terapia antibiotica, associata comunemente a scolo nasale e starnuti, scolo muco-purulento congiuntivale, dispnea e tachipnea, dimagrimento, anoressia.

Nelle forme particolarmente gravi e croniche, la presenza di un numero elevato di vermi adulti associato alla deposizione simultanea di centinaia di uova, può causare complicazioni cardiache, crisi asmatiche, insufficienza respiratoria e avere esito fatale.

Come si trasmette la Strongilosi polmonare felina?

In generale, il rischio di contrarre il parassita è più alto per i gatti che vivono all’aperto o hanno accesso all’esterno (giardini, parchi, zone verdi etc.). Questo perché il parassita può essere contratto attraverso l’ingestione di ospiti intermedi rappresentati da diverse specie di molluschi gasteropodi terrestri, cioè lumache o chiocciole (ad es. Agriolimax spp., Helminthoglypta spp., Helix spp., Helicella spp., Levantina spp., Limax spp., Cernuella spp.). Altre volte, altri animali come uccelli, anfibi, rettili e piccoli roditori possono ingerire il mollusco infestato e fungere da ospiti paratenici, cioè ospiti accidentali in cui il parassita resta vitale, ma non prosegue il ciclo di sviluppo.  Dunque il gatto domestico, che rappresenta l’ospite definitivo, si infesta ingerendo il mollusco o una preda (ad esempio lucertole, topi, piccoli uccelli) in grado di fungere da ospite paratenico.

La trasmissione verticale, attraverso la placenta o il latte, quindi la trasmissione dalla mamma gatta ai gattini durante la gravidanza o l’allattamento, non è stata stabilita, ma non può essere del tutto esclusa.

Cosa succede dopo che il gatto ha ingerito il parassita?

In seguito all’ingestione, le larve L3 penetrano nella mucosa gastroenterica del gatto e raggiungono il polmone attraverso il circolo linfatico ed ematico causando una reazione infiammatoria; nel polmone completano il loro sviluppo biologico e raggiungono la maturità sessuale. I maschi adulti e le femmine del parassita si localizzano nei bronchioli terminali e nei dotti alveolari del polmone, dove verranno deposte le uova.

Qual è il ciclo di vita del parassita?

I maschi e le femmine adulti di Aelurostrongilus si localizzano all’interno di noduli che si formano nel polmone e qui depongono centinaia di uova. Le uova si schiudono e liberano le larve di primo stadio, che risalgono lungo l’apparato respiratorio fino alla trachea del gatto. In trachea, grazie ai colpi di tosse del gatto, giungono al faringe e vengono deglutite, arrivando così all’intestino e venendo poi eliminate con le feci del gatto nell’ambiente esterno.  A questo punto, il ciclo vitale del parassita prosegue quando un ospite intermedio, lumaca o chiocciola, ingerisce le feci del gatto contenenti le larve e successivamente continua quando un gatto recettivo ingerisce accidentalmente la lumaca o chiocciola infestata o l’ospite paratenico predato (es. topi, lucertole, piccoli uccelli etc.)

Com’è fatto un verme polmonare?

Aelurostrongilus abstrusus è un verme tondo, gli adulti sono molto piccoli, hanno un diametro di circa 50-80 µm e lunghezza di 4-8 mm (il maschio) e 9-10 mm (la femmina). Le larve di primo stadio, quelle che vengono eliminate con le feci, hanno una lunghezza di 360-390 µm, la testa arrotondata e dotata di un’apertura orale terminale e la coda a forma di S con una piccola appendice spinosa; sono invisibili a occhio nudo.

 Strongili polmonari nel gatto, Immagini al microspopio dal Laboratorio Veterinario Animal Hospital
Strongili polmonari nel gatto, Immagini al microspopio dal Laboratorio Veterinario Animal Hospital

Come fa il Veterinario a fare diagnosi di Strongilosi polmonare felina?

I sintomi clinici rilevati in visita o descritti dal proprietario sono molto aspecifici. Tuttavia, sulla base dei sintomi clinici e dello stile di vita dell’animale, è possibile formulare un sospetto.

La diagnostica per immagini, attraverso l’utilizzo di ecografia e radiografia toracica, può supportare la diagnosi, in quanto consente di valutare la compromissione del parenchima polmonare, ma non permette di evidenziare il parassita. In particolare l’esecuzione di radiografie toraciche è importante per valutare la gravità del danno polmonare, unitamente ad esami emato-biochimici ed ecocardiografia.

L’unico modo per raggiungere una diagnosi di certezza consiste nell’evidenziare in maniera diretta il parassita. L’esame copromicroscopico delle feci, meglio se condotto su campioni di feci raccolte per 3 giorni consecutivi, può, talvolta, permettere di evidenziare le larve, ma la maggior parte delle volte non ci riesce.

Il metodo di elezione per mettere in evidenza le larve è l’esame delle feci con tecnica di Baermann da effettuarsi sempre su campioni di feci fresche, meglio ancora su più campioni a causa della possibilità di falsi negativi; tale metodica che sfrutta l’idrofilia delle larve, è in grado di isolarle e identificarle in fase attiva e vitale. L’esame di Baermann richiede competenze specifiche per l’identificazione citologica al microscopio del parassita e ha tempi più lunghi rispetto ad un esame coprologico standard (24-36 ore), ma ha una sensibilità nettamente maggiore.

L’esame citologico eseguito su campioni ottenuti da lavaggi tracheali o broncoalveolari sono meno sensibili rispetto ai campioni fecali.

La PCR (polymerase chain reaction), tecnica di biologia molecolare, eseguita su tamponi faringei può aumentare sensibilità e specificità della diagnosi, ma è poco usata nella pratica clinica.

Come si cura la Strongilosi polmonare felina?

Non esistono vaccini che proteggano i gatti dalla Strongilosi polmonare felina.

Esistono diversi trattamenti antiparassitari specifici, alcuni prevedono l’utilizzo di farmaci per via orale, altri di formulazioni spot-on che contengono principi attivi specifici contro il parassita. Nei casi più gravi può essere necessaria una terapia di supporto con farmaci antinfiammatori e broncodilatatori, fino anche all’ospedalizzazione del paziente con ossigenoterapia.

È sconsigliabile ogni forma di medicina fai da te, è sempre bene chiedere consiglio al proprio veterinario.

Quanto è diffusa la Strongilosi polmonare felina?

Nell’ultimo decennio si è registrato un notevole incremento delle parassitosi polmonari feline in tutto il mondo, soprattutto in Europa. La malattia ha diffusione cosmopolita e, in Europa, è diffusa soprattutto nelle regioni mediterranee, ma è presente anche in aree centro-settentrionali e orientali. In Italia Aelurostrongilus abstrusus è diffuso su tutto il territorio nazionale con tassi di prevalenza nei gatti dal 10 al 38.3%.

Quali misure devo adottare in casa se il mio gatto contrae la Strongilosi?

Si consiglia di seguire le buone norme igieniche ed in particolare eseguire pulizia e disinfezione della lettiera e degli ambienti. È consigliabile trattare preventivamente altri gatti conviventi con antiparassitari specifici.

Come si previene la Strongilosi?

Trattamenti antiparassitari regolari rappresentano la migliore forma di prevenzione. Ad oggi sono disponibili in commercio tantissimi prodotti antiparassitari sotto forma di spot-on, spray, shampoo e formulazioni orali, tuttavia ricordiamo che non tutti i prodotti utilizzati abitudinariamente per i comuni parassiti del gatto come pulci, zecche, tenie etc., hanno efficacia anche contro i vermi polmonari. Chiedi consiglio al tuo veterinario per scegliere il prodotto più adatto allo stile di vite del tuo gatto.

I soggetti immunodepressi, con stile di vita a rischio e i soggetti che hanno avuto la malattia, vanno monitorati periodicamente con esami coprologici.

La Strongilosi polmonare felina può essere trasmessa al cane?

Aelurostrongilus abstrusus è un parassita polmonare specifico del gatto domestico, e occasionalmente colpisce i felini selvatici. Il cane può essere infestato da un altro nematode, Angiostrongilus vasorum, il quale non infesta il gatto ed è responsabile della malattia nota come Angiostrongilosi cardiopolmonare canina.

La Strongilosi polmonare felina può essere trasmessa all’uomo?

I parassiti polmonari felini non sono infestanti per l’uomo, dunque non si verifica il contagio tra gatto e uomo.


Fonti bibliografiche

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